Tra qualche giorno il 2022 arriva alla sua fine. Gli effetti della prima pandemia mondiale del XXI secolo ancora sono visibili, l'Europa soffre per un conflitto armato su vasta scala, i britannici tentano di affrontare le conseguenze negativi della Brexit, di cui siamo ancora agli inizi. Il denaro diventa ogni giorno più costoso, le materie prime scarseggiano e la crisi energetica non torva pace. Inoltre, Il cambiamento climatico continua con le sue devastazioni.
La domanda che si fanno tanti imprenditori e manager, in questo periodo dell’anno, è: Come preparare l'azienda ad affrontare il 2023?
Le PMI, in questo particolare stato delle cose, sono le più capaci di navigare in acque così agitate.
Parliamo di aziende piccole ma agili, capaci di cambiare rotta in tempi record e agire, contemporaneamente, nel breve e nel medio periodo. Possono evitare vincoli di mercato più velocemente dove, invece, le grandi aziende hanno più difficoltà.
Ovviamente non esistono ricette universali, ma esistono fattori di minaccia e di opportunità nei mercati che tutti condividiamo, che ci danno la possibilità di analizzare la situazione nel dettaglio e di dare qualche indicazione.
Mi centrerò particolarmente in tre aspetti, che dal mio punto di vista, sono fondamentali per affrontare il futuro che verrà:
Assicurare la operatività del nostro modello di business. Focalizzati sugli obiettivi e le risorse critiche: talenti motivati, disponibilità finanziaria, materie prime chiave, autonomia energetica, ecc. tutte gestite opportunamente, assicurando la loro disponibilità al momento giusto. La loro mancanza o variazione aumenta le possibilità di errore, diminuendo i risultati da cui dipende il nostro futuro.
La versatilità è un must. Il mercato cambia senza preavviso e improvvisamente può scomparire, lasciando la nostra azienda senza riferimenti stabili. La capacità di affrontare il cambiamento e trasformarlo in opportunità sarà fondamentale.
Non avere dubbi nel rispettare la strategia definita. La paura di non farcela non deve paralizzarci. È molto probabile che l'incertezza dei mercati che la genera sia arrivata per restare. L’imprenditore e manager devono imparare a navigare in acque nuove, dove ci sono ancora tante opportunità, ma nelle quali tutto quello che abbiamo imparato prima potrebbe non essere sempre inutile. Una buona strategia, aggiornata continuativamente, è quello che ci darà la visione giusta e le forze per andare avanti.
Ricordiamoci che, in questo futuro turbolento che ci aspetta, non esiste né tempo né spazio per un piano B, quindi, dovremo prenderci cura di quello che abbiamo e siamo stati in grado di pianificare- Dunque, bisogna essere coerenti nell'approccio ai progetti, nel rispetto dei piani e nella formazione continua per potenziare e trattenere i talenti, nella visione di lungo periodo, nel lavoro in squadra, puntando sempre verso gli obiettivi definiti. Soltanto in questo modo potremmo affrontare il 2023.
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