IMPRENDITORE O MANAGER? QUANDO IL DOPPIO RUOLO FRENA LE PMI
- Ing. Claudio M. Lauri
- 10 apr
- Tempo di lettura: 2 min

Nelle piccole e medie imprese è comune che l’imprenditore ricopra anche il ruolo di manager operativo. Una scelta che spesso nasce da necessità iniziali, ma che con il tempo può diventare un freno per il team e per la crescita dell’azienda.
Quando chi guida l’impresa è anche coinvolto in ogni aspetto operativo, il rischio è quello di creare confusione tra i collaboratori. Ogni indicazione, anche minima, viene percepita come definitiva. Si inibisce così l’autonomia, si riduce l’iniziativa e si genera incertezza su ruoli e responsabilità. Il risultato? Dipendenti meno motivati, più dipendenti dal vertice, meno propensi a prendere decisioni o a sentirsi davvero coinvolti nei risultati.
In questa dinamica, il micromanagement diventa quasi inevitabile. L’imprenditore, sovraccarico e coinvolto in ogni dettaglio, fatica a delegare e si circonda di collaboratori meno responsabilizzati. Il clima interno ne risente e si perde terreno su un elemento chiave: la fiducia.
Ma non è solo una questione culturale o organizzativa. L’impatto si riflette anche sui numeri. Senza figure manageriali competenti, mancano specializzazioni strategiche in ambiti come la finanza, il marketing, la produzione. L’imprenditore non ha tempo per guardare i dati, pianificare investimenti o ottimizzare i flussi di cassa. Si perdono efficienza, opportunità di crescita e, talvolta, anche risorse economiche.
Inoltre, quando tutto dipende da una sola persona, l’azienda rischia di rimanere ferma. Innovare diventa difficile, i progetti a lungo termine vengono rimandati e il business fatica a scalare. L’urgenza quotidiana prende il sopravvento sulla visione, e attrarre talenti diventa complicato: i professionisti migliori cercano contesti dove possono crescere, prendere decisioni, contribuire.
Delegare non è solo un atto organizzativo, ma una scelta strategica. Affidare la gestione operativa a manager preparati consente all’imprenditore di tornare a fare ciò che conta davvero: costruire visione, esplorare opportunità, garantire solidità finanziaria. È un passaggio cruciale per trasformare una PMI in un’azienda capace di durare, evolvere e competere.
In un’organizzazione dove le responsabilità sono chiare e la fiducia è reale, i team lavorano meglio, si sentono parte del progetto e danno il massimo.
Avete vissuto anche voi questo tipo di transizione? Come avete affrontato il passaggio da imprenditore-gestore a leader strategico? Raccontate le vostre esperienze: ogni punto di vista può aiutare chi si trova oggi a fare lo stesso percorso.
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